Partizan belgrado
Elenco partizan belgrado
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Dello sporting fu anche la prima partita e il primo gol (joao martins) in assoluto della storia della coppa dei campioni, un 3-3 contro il partizan belgradostorica maglia a strisce bianco verdi dello sporting clube de portugal (o più comunemente sporting lisbona)stiamo parlando della epoca dei cinco violinos (cinque violini), termine che si usava per riferirsi ai cinque attaccanti (jesus correia, manuel vasques, fernando peyroteo, jose travassos e albano), per il loro incredibile affiatamento, simile ad un’orchestra: difatti, la media gol era di cinque a partitagli anni 50 si chiusero con la inaugurazione dell’attuale stadio, il josé alvaladestorici i quarti contro il manchester united: sconfitta 4-1 a old trafford e super rimonta nel ritorno, 5-0il protagonista fu mascarenhas, capocannoniere con 11 golgli anni 50 coincidono con gli anni d’oro dello sporting lisbona, che dal 51 al 54 vinse tutti i campionati portoghesila finale fu contro il mtk budapest (3-3, 1-0)negli anni 60, lo sporting lisbona si porta a casa anche la coppa delle coppeda aggiungere, la goleada record assoluto nelle coppe europee, il 16-1 contro i malcapitati ciprioti dell’apoel nicosia
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Ad hampden park, bayern-saint etienne 1-0 (roth)negli anni 70 il saint etienne di herbin dominò il calcio francese vincendo cinque campionati e tre coppe di francia (due double)ma il vero obiettivo dei verts era la coppa dei campioni, sempre sfuggita negli anni precedentiin coppa campioni, quindi, il saint etienne elimina copenhaghen, glasgow rangers, nei quarti addirittura la dinamo kiev di blokhin (che aveva seppellito il bayern con 4 gol in supercoppa europea)colore verde, con lo storico sponsor manufranceun disegno emblemático che ti permetterà di rivivere quella fantasica epopea del club franceseil bayern si sarebbe rivelato la vera bestia nera dei verts, visto che lo aveva eliminato anche nella stagione precedentela stagione 1975/76 sembrava quella buona, la squadra era ormai matura e abituata alle grandi sfideinserti bianchi, rossi e blu (in pieno stile le coq sportif) nel colletto en el bordo delle manichela maglia all’epoca era proprio della marca le coq sportif (attuale sponsor tecnico del club), che ha così deciso letteralmente di rifare questa spettacolare maglia, riproducendo gli elementi classici che la caratterizzavanouna delle maglie da calcio vintage più significative della storia del calcio europeo, quella del saint etienne della stagione 1975/76, simbolo dei strepitosi anni 70 dei verts, che conquistarono le simpatie di tutti gli appassionati di calcio d’europaai francesi revelli, larquè e al giovanissimo talento rocheteau, si aggiunsero due stranieri destinati a fare la storia del club: il portiere curkovic, proveniente dal partizan, e l’argentino oswaldo piazza: piazza nasce come attaccante però, vista la quantità di occasioni che sbagliava sotto porta, venne riconvertito da herbin in difensore con licenza di offenderemaglia storica del saint etienne, 50% cotone e 50% poliesterepoi in semifinale di misura sul psv eindhoven, prima però di inchinarsi in finale al bayern di sepp maier, beckembauer, rumenigge, gerd mullerciò lo portò a diventare uno dei più forti difensori sudamericani dell’epoca: solo la dittatura di videla gli impedà di laurearsi campione del mondo nel 1978 (ricordiamo che menotti non poteva convocare in nazionale gli argentini che non giocassero in patria, con l’eccezione naturalmente di kempes)
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75 €
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Peso 250 g/m² - certificazioni: i^ categoria rischi minimituta da lavoro con chiusura con cerniera centrale, collo alla coreana chiuso con velcro, coda di topo di colore bianco al pettodue tasche anteriori applicate, due taschini applicati al petto chiusi con cerniera, elastico in vita posterioretessuto: drill 3/1, 100% cotone irrestringibile
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Moderno tirafraffi con stravagante graffiatoio a onda e comoda cuccetta completa di cuscinodimensioni 65x40x99cm
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La squadra dei colchoneros è arrivata in finale dopo aver eliminato un noto nemico dei rojiblancos, il celtic glasgow, il bangor city, la stella rossa belgrado e il bayer uerdigen alemanmaglia ufficiale dellatleti prodotta in europa per i tifosi dellatletico madridtutti i tifosi ricordano la trasferta a lione allo stadio gerland, dove gli spalti erano pieni di tifosi rojiblancos e nella trasmissione della partita si poteva leggere un cartello che diceva "mama estoy aqui"maglia storica atletico madrid 1985-86, prodotto ufficiale del club terza divisa dellatletico madrid per la stagione 1986 in coppa delle coppeuna stagione speciale per il club visto che latleti ha fatto un grande viaggio nellormai defunta coppa delle coppenella finale contro una grande dinamo kiev non riuscirono a vincere il titolova ricordato che la coppa delle coppe era il torneo dei vincitori delle coppe di ogni nazione
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Nonostante tutto, prima de mondiale del 78, gli spagnoli venivano da 5 mancate qualificazioni ai grandi torneimaglia di alta qualità 100% cotone, prodotta in europa, per i veri appassionati del calcio retro e anticoesordio con sconfitta contro laustria a causa di un gol di krankl dopo quelli di dani e schachner seguito dal pareggio a reti bianche contro il brasile (storico incredibile errore di julio cardeñosa) che rese inutile lultima vittoria contro la svezia (asensi)maglietta classica delle furie rosse, con il grande ladislao kubala como ct, con rexach e santillana come stellesi staccò il biglietto per il viaggio in argentina grazie a una partita epica, la battalla de belgrado: si tratta della vittoria per 1-0 contro la jugoslavia nel girone di qualificazione con un gol di rubén cano, in mezzo a un fitto lancio di oggetti da parte del pubblico localenel mondiale, la spagna fu eliminata nella fase a gruppi
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Anche leuropeo del 68 si rivelò deludente: nonostante il dominio del girone di qualificazione (comprendente polonia, lussemburgo e belgio), le bleu vennero travolti con un perentorio 5-1 nei quarti di finale contro la yugoslavia, in quel di belgradodopo aver eliminato in successione inghilterra e la stessa bulgaria, i galletti abbandonarono leuropeo del 64 nei quarti di finale, contro lungheriaquesto simbolo richiama le popolazioni galliche, a lungo stanziate sul territorio francesela francia ha vissuto molte delusioni nel corso degli anni 60seconda maglia della francia con uno dei suoi simboli ben visibile sul petto, il gallettosi toccò il fondo quando i semi professionisti norvegesi vinsero in francia nelle qualificazioni per messico 70 e, nello stesso girone, quando linghilterra passeggiò sulle ceneri transalpine a wembley (5-0)innanzitutto non riuscì a qualificarsi per il mondiale del 62nel gruppo 2 delle qualificazioni, i francesi finirono primi a pari merito con la bulgariasi giocò quindi uno spareggio nella nostra milano, e la francia si arrese per colpa di un autogol di andrè lerondin seguito, si qualifica per i mondiali inglesi del 66, però cadde nella prima fase, in un gruppo molto duro: dopo un pari contro il messico, perse sia con luruguay sia con i futuri campioni del mondo dellinghiletrra
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Dimensioni 65x40x99cmmoderno tirafraffi con stravagante graffiatoio a onda e comoda cuccetta completa di cuscino
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Nonostante tutto, prima de mondiale del 78, gli spagnoli venivano da 5 mancate qualificazioni ai grandi torneimaglia di alta qualità 100% cotone, prodotta in europa, per i veri appassionati del calcio retro e anticomaglietta classica delle furie rosse, con il grande ladislao kubala como ct, con rexach e santillana come stellesi staccò il biglietto per il viaggio in argentina grazie a una partita epica, la battalla de belgrado: si tratta della vittoria per 1-0 contro la jugoslavia nel girone di qualificazione con un gol di rubén cano, in mezzo a un fitto lancio di oggetti da parte del pubblico localenel mondiale, la spagna fu eliminata nella fase a gruppiesordio con sconfitta contro l'austria a causa di un gol di krankl dopo quelli di dani e schachner seguito dal pareggio a reti bianche contro il brasile (storico incredibile errore di julio cardeñosa) che rese inutile l'ultima vittoria contro la svezia (asensi)
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