Nella prima foto la maglia

Elenco nella prima foto la maglia

  • maglia vintage del guingamp, con il mitico sponsor rippozquesta maglia dispone di licenza ufficiale da parte del clubnella prima stagione nella ligue 1, il guingamp si qualificò per lintertoto, poi vintoin queste due stagioni, hanno vestito questa maglia giocatori del calibro di vincent candela e stéphane guivarc’hmaglia storica del guingamp che si riferisce a uno dei migliori periodi della storia del club bretonenella stagione 1994/95 il guingamp viene promosso per la prima volta nella storia nella ligue 1, in una serie b che aveva anche un ospite indesiderato: lolimpique marsiglianella coppa uefa successiva, venne eliminato dallinter

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  • maglia da calcio della nazionale islandesesostieni l’islanda durante questi mondiali di russia 2018 con la maglia storica by retrofootball® #forzaislandamaglia dell’islanda degli anni 90 blu con rifiniture bianco e rosse: spicca il colletto a polo ricco di particolariper la prima volta nella storia, in gare ufficiali, padre e figlio giocarono nella stessa partita, seppure dandosi il cambioeiður guðjohnsen vincerà negli anni successivi due premier league con il chelsea e il triplete nel 2009 con il barcellonanell’aprile del 1996 l’islanda sta giocando un’amichevole contro l’estonia, vince 3 a 0 con tripletta di bjarki gunnlaugsson; al minuto 62 la nazionale islandese effettua una sostituzione che passerà alla storia: fuori arnor guðjohnsen, dentro eiður guðjohnsennel 1996 accadde un avvenimento importante nella storia di questa nazionale e del calcio europeo, un piccolo record che gli isolani islandesi vantano con orgoglio

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  • E sarà proprio derlei ad aprire le marcature nella finale di siviglia appena prima dellintervallomaglia dellfc porto 2002/03: triplete di mourinho, alta qualità, 100% poliestere, con il mitico sponsor revigrés e colletto blu scuromaglia del porto 2002/03: il triplete con josé mourinho nel 2002 mourinho è un giovane allenatore interessante che siede sulla panchina dellfc porto, ultima stagione giocata all estádio das antasil bomber in campionato è helder postiga, ma nelle competizione europea è un brasiliano: derleipochi, o forse nessuno, si aspetta che arriverà a giocarsi la finale di coppa uefa contro il celtic di henrik larssonnel secondo tempo larsson non ci sta, e dopo soli 2 minuti pareggia i conti per il celticsi va ai supplementari, e grazie alla regola introdotta di recente del silver goal, derlei decide il match al 115il porto vince la coppa uefa del 2003dopo 16 anni il porto torna a trionfare in europanella rosa del porto, su 23 giocaori sono solo 7 quelli senza nazionalità portoghese, ma se guardiamo agli 11 titolari questi scendono a 2-3i dragoni annoverano ottimi giocatori come ricardo carvalho, maniche, gli esterni paulo ferreira e nuño valente e il regista decola squadra di mourinho vinse anche primeira liga e taça de portugal, concretizzando il primo triplete nella storia del portoin 10 minuti il porto passa di nuovo in vantaggio con il russo alenichev e poi, ancora larsson, pareggia per gli scozzesi

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  • La maglia dell italia che vinse l’europeo del 1968, al suo esordio assoluto nella competizionemaglia vintage della nazionale italiana minimalista, con tricolore sul petto, trendy e adatta per fare sportquesta maglia dellitalia fu utilizzata anche nei mondiali 1970, nei quali si giocò "la partita del secolo", italia-germania 4-3, semifinale di messico 70dopo l1-1 dei tempi regolamentari (boninsegna), i supplementari infiammarono lazteca: fu uno spettacolare botta e risposta con la nostra nazionale che teneva duro con cuore e carattere contro uno scatenato gerd muller (gol di burgnich e riva), prima che rivera siglasse lo storico 4-3 riproposto in televisione per decenniin finale con la yugoslavia, la partita finisce 1-1 con reti di domenghini e dzajicquesto sforzo costò alla nazionale italiana una deludente finale, dove venne travolta 4-1 dal brasile di pelè, a segno insieme a boninsegna, gerson, jairzinho e carlos albertoinfatti, all’epoca il format della competizione era completamente differente da quello attuale: super fase di qualificazione, quarti di finale tra le prime classificate di ogni girone, e la fase finale era costituita soltanto dalle semifinalila partita si ripetè sempre a roma a distanza di sole 48 ore: italia-yugoslavia 1968 2-0, con reti di riva e anastasil’italia vinse la semifinale con la unione sovietica grazie al famoso lancio della monetina (all’epoca non esistevano i rigori dopo i tempi supplementari)una delle maglie più storiche della nazionale italianaaltri giocatori famosi di quella storica spedizione furono albertosi, bulgarelli, mazzola, burgnich e facchetti

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  • maglia storica del saint etienne, 50% cotone e 50% poliesterepoi in semifinale di misura sul psv eindhoven, prima però di inchinarsi in finale al bayern di sepp maier, beckembauer, rumenigge, gerd mullerla maglia all’epoca era proprio della marca le coq sportif (attuale sponsor tecnico del club), che ha così deciso letteralmente di rifare questa spettacolare maglia, riproducendo gli elementi classici che la caratterizzavanoai francesi revelli, larquè e al giovanissimo talento rocheteau, si aggiunsero due stranieri destinati a fare la storia del club: il portiere curkovic, proveniente dal partizan, e l’argentino oswaldo piazza: piazza nasce come attaccante però, vista la quantità di occasioni che sbagliava sotto porta, venne riconvertito da herbin in difensore con licenza di offenderela stagione 1975/76 sembrava quella buona, la squadra era ormai matura e abituata alle grandi sfidecolore verde, con lo storico sponsor manufrancenegli anni 70 il saint etienne di herbin dominò il calcio francese vincendo cinque campionati e tre coppe di francia (due double)in coppa campioni, quindi, il saint etienne elimina copenhaghen, glasgow rangers, nei quarti addirittura la dinamo kiev di blokhin (che aveva seppellito il bayern con 4 gol in supercoppa europea)ad hampden park, bayern-saint etienne 1-0 (roth)ciò lo portò a diventare uno dei più forti difensori sudamericani dell’epoca: solo la dittatura di videla gli impedí di laurearsi campione del mondo nel 1978 (ricordiamo che menotti non poteva convocare in nazionale gli argentini che non giocassero in patria, con l’eccezione naturalmente di kempes)un disegno emblemático che ti permetterà di rivivere quella fantasica epopea del club franceseil bayern si sarebbe rivelato la vera bestia nera dei verts, visto che lo aveva eliminato anche nella stagione precedentema il vero obiettivo dei verts era la coppa dei campioni, sempre sfuggita negli anni precedentiinserti bianchi, rossi e blu (in pieno stile le coq sportif) nel colletto en el bordo delle manicheuna delle maglie da calcio vintage più significative della storia del calcio europeo, quella del saint etienne della stagione 1975/76, simbolo dei strepitosi anni 70 dei verts, che conquistarono le simpatie di tutti gli appassionati di calcio d’europa

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  • Seconda maglia della francia con uno dei suoi simboli ben visibile sul petto, il gallettoin seguito, si qualifica per i mondiali inglesi del 66, però cadde nella prima fase, in un gruppo molto duro: dopo un pari contro il messico, perse sia con luruguay sia con i futuri campioni del mondo dellinghiletrrainnanzitutto non riuscì a qualificarsi per il mondiale del 62la francia ha vissuto molte delusioni nel corso degli anni 60dopo aver eliminato in successione inghilterra e la stessa bulgaria, i galletti abbandonarono leuropeo del 64 nei quarti di finale, contro lungheriasi giocò quindi uno spareggio nella nostra milano, e la francia si arrese per colpa di un autogol di andrè lerondnel gruppo 2 delle qualificazioni, i francesi finirono primi a pari merito con la bulgariaanche leuropeo del 68 si rivelò deludente: nonostante il dominio del girone di qualificazione (comprendente polonia, lussemburgo e belgio), le bleu vennero travolti con un perentorio 5-1 nei quarti di finale contro la yugoslavia, in quel di belgradosi toccò il fondo quando i semi professionisti norvegesi vinsero in francia nelle qualificazioni per messico 70 e, nello stesso girone, quando linghilterra passeggiò sulle ceneri transalpine a wembley (5-0)questo simbolo richiama le popolazioni galliche, a lungo stanziate sul territorio francese

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  • maglia retro della lokomotiv leipzig, squadra della germania est (ddr), gialla con colletto a polo azzurronella prima parte degli anni 80 la stella della squadra era dieter kuhn (addirittura capocannoniere una stagione)nella seconda parte del decennio, il lokomotiv leipzig poteva annoverare tra le sue fila rené muller, ronald kreer, matthias liebers e olaf marschall: con questa squadra nella stagione 1986/87 arrivò alla finale della coppa delle coppe, persa con l’ajax per un gol di van bastennegli anni 80 il lipsia vinse tre coppe della ddr e arrivò sempre nelle prime posizioni in campionato: diventò quindi una squadra riconosciuta a livello europeoil leipzig giocò anche contro il barcellona (coppa coppe 1981/82), milan e napoli (sua ultima partita europea)

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  • È un richiamo indietro nel tempo la nuova maglia home 2022/23 dellhellas veronasia nella prima maglia gara utilizzata nel 1903, che nelle maglie dei primi anni di storia del club veneto, era rappresentato uno scudo con la croceil simbolo è stato ripreso e riproposto in questa nuova maglia tramite emboss sul frontesul retrocollo si distingue in giallo il ricamo veronail piping sui flidea nasce da un anniversario storico: marzo 2023, 120esimo anniversario dalla fondazione della squadra

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  • maglia fiorentina sponsor la nazione stagione con molte emozioni e alti e bassi per la fiorentina nel 1989/90, lultima stagione di roberto baggiodopo più di 20 anni, lo sponsor tecnico di allora (la abm) decide di riproporre sul mercato la maglia vintage viola della fiorentina che fabbricò allepocain campionato, lottò fino allultimo per non retrocedere, e si salvò grazie proprio ai 17 gol del divin codinoper sorprendere i propri amicinella finale dandata al comunale di torino, juventus fiorentina 3-1 finale coppa uefa 1989/90 (galia, casiraghi, de agostini / buso)i viola superarono nellordine latletico madrid ai rigori, il sochaux, la dinamo kiev, lauxerre e il werder brema, con marco nappi e renato buso come migliori marcatorial ritorno, giocato nel neutro di avellino, i viola non riuscirono ad andare oltre allo 0-0il risultato è un pezzo 100% originale, di qualità sopraffina con il mitico sponsor la nazione sul pettogrande avventura invece in coppa uefa, dove la fiorentina arrivò fino alla finale persa contro gli acerrimi rivali della juventus (prima finale europea tra due squadre italiane della storia)

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  • maglia antica completamente azzurra con la bandiera della francia cucita nel pettonella prima fase a gruppi, la francia vinse per 3-1 contro guinea e poi subito bis contro il messico (4-1); sconfitta finale contro la colombia (1-2)maglietta vintage della francia, utilizzata nelle olimpiadi del 1968 in messico, nelle quali vinse l’oro l’ungheriail giocatore principale era teamboueon con 3 gol segnati nella rassegnaper i veri appassionati di calciola francia fu eliminata nei quarti dal giappone

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  • maglia gialla storica con colletto a polo, per i tifosi nostalgici dei bei tempi andatimaglia del berchem sport, squadra belga che ha giocato fino agli anni 80 nella prima divisione belga, anche se da lì in poi ha perso molte categorie (nell’attualità si trova nella terza divisione)il berchem non può sfoggiare trofei in bacheca, anche se è arrivato secondo nei campionati del 1949, 1950 e 1951

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  • maglia fiorentina sponsor la nazione stagione con molte emozioni e alti e bassi per la fiorentina nel 1989/90, l'ultima stagione di roberto baggiodopo più di 20 anni, lo sponsor tecnico di allora (la abm) decide di riproporre sul mercato la maglia vintage viola della fiorentina che fabbricò all'epocaper sorprendere i propri amiciin campionato, lottò fino all'ultimo per non retrocedere, e si salvò grazie proprio ai 17 gol del divin codinogrande avventura invece in coppa uefa, dove la fiorentina arrivò fino alla finale persa contro gli acerrimi rivali della juventus (prima finale europea tra due squadre italiane della storia)al ritorno, giocato nel neutro di avellino, i viola non riuscirono ad andare oltre allo 0-0il risultato è un pezzo 100% originale, di qualità sopraffina con il mitico sponsor la nazione sul pettoi viola superarono nell'ordine l'atletico madrid ai rigori, il sochaux, la dinamo kiev, l'auxerre e il werder brema, con marco nappi e renato buso come migliori marcatorinella finale d'andata al comunale di torino, juventus fiorentina 3-1 finale coppa uefa 1989/90 (galia, casiraghi, de agostini / buso)

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