Giovanissimo
Elenco giovanissimo
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Ma paolo mantovani era scatenato, nelle successive due estati fece una vera e propia rivoluzione (acquistando gente come luca pellegrini, fausto salsano, pietro vierchowood, il futuro mister luigi del neri e guido bistazzoni), fino a raggiungere l’agognata promozione in serie a con un giovanissimo renzo ulivieri in panchinadurante quell’estate, operò una vera e propia rivoluzione: furono ceduti il futuro campione del mondo marcello lippi, savoldi e chiarugi, e arrivarono gente come logozzo, sartori, pezzella, redomi, caccia e venturinicosì si costruirono le base per il decennio d’oro blucerchiato deglli anni 80, culminato con lo scudetto del 1991 della sampdorial’imprenditore arrivò con la squadra in serie b e dichiarò súbito che voleva lo scudetto dopo i disastrosi anni 70 vissuti; molti sorrisero, ma alla fine dimostrò che faceva sul serioquell’anno fu di transizione, con il doria che arrivò al settimo posto finaledopo le dimissioni del presidente lolli ghetti, il 3 luglio 1979 la società blucerchiata fu acquistata da un petroliere romano, paolo mantovanipaolo mantovani mantenne la sua promessafelpa calcio sampdoria anni 80 il 1979 è un anno storico per i tifosi della sampdoria
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Ai francesi revelli, larquè e al giovanissimo talento rocheteau, si aggiunsero due stranieri destinati a fare la storia del club: il portiere curkovic, proveniente dal partizan, e l’argentino oswaldo piazza: piazza nasce come attaccante però, vista la quantità di occasioni che sbagliava sotto porta, venne riconvertito da herbin in difensore con licenza di offenderenegli anni 70 il saint etienne di herbin dominò il calcio francese vincendo cinque campionati e tre coppe di francia (due double)ma il vero obiettivo dei verts era la coppa dei campioni, sempre sfuggita negli anni precedentiad hampden park, bayern-saint etienne 1-0 (roth)la stagione 1975/76 sembrava quella buona, la squadra era ormai matura e abituata alle grandi sfideinserti bianchi, rossi e blu (in pieno stile le coq sportif) nel colletto en el bordo delle manichein coppa campioni, quindi, il saint etienne elimina copenhaghen, glasgow rangers, nei quarti addirittura la dinamo kiev di blokhin (che aveva seppellito il bayern con 4 gol in supercoppa europea)una delle maglie da calcio vintage più significative della storia del calcio europeo, quella del saint etienne della stagione 1975/76, simbolo dei strepitosi anni 70 dei verts, che conquistarono le simpatie di tutti gli appassionati di calcio d’europacolore verde, con lo storico sponsor manufrancemaglia storica del saint etienne, 50% cotone e 50% poliestereil bayern si sarebbe rivelato la vera bestia nera dei verts, visto che lo aveva eliminato anche nella stagione precedentela maglia all’epoca era proprio della marca le coq sportif (attuale sponsor tecnico del club), che ha così deciso letteralmente di rifare questa spettacolare maglia, riproducendo gli elementi classici che la caratterizzavanoun disegno emblemático che ti permetterà di rivivere quella fantasica epopea del club francesepoi in semifinale di misura sul psv eindhoven, prima però di inchinarsi in finale al bayern di sepp maier, beckembauer, rumenigge, gerd mullerciò lo portò a diventare uno dei più forti difensori sudamericani dell’epoca: solo la dittatura di videla gli impedà di laurearsi campione del mondo nel 1978 (ricordiamo che menotti non poteva convocare in nazionale gli argentini che non giocassero in patria, con l’eccezione naturalmente di kempes)
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